Gatto del bengala
Il gatto del Bengala è un animale ottenuto incrociando gatti domestici con gatti selvatici ed è una razza nata ufficialmente nel 1991. Ha una splendida livrea maculata che lo rende simile a un ghepardo ed il suo atteggiamento è quello tipico dei felini selvatici della giungla. Il suo fascino è questo, pur essendo domestico e affettuoso con gli esseri umani, non ha ancora perso il modo di fare degli animali allo stato brado. L’incrocio è stato ottenuto da un gatto domestico e un felino leopardo, tentando di farli riprodurre a partire dagli anni ‘60. L’idea era quella di ottenere un animale selvatico ma mansueto, risultato avuto trent’anni più tardi con la creazione del Bengalese, altro nome con il quale è conosciuto questo magnifico animale dal pelo morbido e inconfondibile. Oltre al caratteristico mantello, ha le zampe posteriori leggermente più lunghe rispetto a quelle anteriori e la coda con la parte finale nera e arricciolata. Si notano molto i cuscinetti dei baffi e il mento pronunciato,
... continua Altre notizie inerenti: Gatto del bengala
prosegui ... , che gli conferiscono un’espressione furba e simpatica. Una delle caratteristiche più singolari del gatto del Bengala e che è l’unico felino domestico ad amare l’acqua. Le prime generazioni di Bengal erano piuttosto selvatiche e aggressive, ma attualmente i gatti del Bengala sono affettuosi e mansueti e si affezionano all’uomo, apprezzando molto tutte le comodità della casa. Con il passare degli anni l’aggressività caratteristica dei felini si è perduta, rimanendone una piccola percentuale che rende il Bengalese più affascinante di altri gatti, eccessivamente domestici e coccoloni. Ha un carattere estremamente curioso e attivo, con un innato istinto da predatore che rende opportuna qualche precauzione in presenza di bambini piccoli che potrebbero molestarlo. Tutti i gatti devono essere rispettati, ma questo in particolar modo potrebbe reagire in maniera aggressiva ad eventuali dispetti. Il Bengalese non esita a graffiare o mordere e non ha un’indole particolarmente paziente, se è infastidito scappa e se viene molestato soffia e graffia. È un gatto dal carattere deciso ma affettuoso e dolce, ha bisogno di spazi dove potersi sfogare e se non può uscire all’aperto è bene lasciargli una zona tutta per sé con dei giocattoli. Il gatto del Bengala, avendo conservato una percentuale di istinto predatorio, ha bisogno più di altri gatti di muoversi per sfogare la sua natura indipendente. Vive bene in appartamento, ma ha bisogno di essere libero di correre e di giocare; è possibile che si diverta a saltare sopra i mobili e a tendere gli agguati alle persone, per questo è opportuno farlo giocare tutti i giorni in maniera che si sfoghi. Sarebbe opportuno non lasciarlo uscire di casa, tuttavia l’ideale sarebbe lasciargli uno spazio aperto ma protetto dove correre e cacciare eventuali animaletti selvaggi. A questo proposito bisogna fare molta attenzione se si hanno uccellini o pesci, perché il Bengalese potrebbe non resistere alla tentazione. È indispensabile munirsi di un tira graffi, altrimenti si affilerà le unghie su tutti i mobili della casa anche per segnalare il proprio territorio. Questo gatto vive circa 15 anni, le femmine arrivano ad un peso massimo di 6 kg e i maschi di 10 kg; oltre alla razza più comune con il pelo maculato, ne esiste una variante con il mantello striato.